Le forze armate israeliane preannunciano operazioni più estese dopo i raid più massicci dal 7 ottobre
I tank israeliani entrano nella Striscia di Gaza, si combatte nelle aree di confine. ABC News riporta le parole di un portavoce delle forze armate (Idf), Peter Lerner: il blitz non corrisponde all’offensiva di terra. Hamas fa riferimento a “scontri violenti” a nord, nell’area di Beit Hanoun, e più a Sud, a Bureij.
Israele: “Hamas come nazisti e Isis”
Le news al termine di una giornata cruciale, caratterizzata dai raid più massicci condotti da Israele dall’inizio delle operazioni militari dallo scorso 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas, e dalla comunicazione ufficiale delle Idf: “Nella notte espanderemo le operazioni”. L’assemblea dell’Onu approva una risoluzione della Giordania con la richiesta di una tregua umanitaria immediata. Richiesta che Israele boccia con toni veementi: il ministro degli Esteri Eli Cohen definisce “spregevole” la risoluzione delle Nazioni Unite e ribadisce la linea dettata dal premier Benjamin Netanyahu: “Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l’Isis”.
Bombardamenti mai così intensi
La Striscia in queste ore sta “subendo i più pesanti bombardamenti via terra, mare e aria dall’inizio della guerra”, come riferisce l’emittente Al Jazeera. Le autorità israeliane, inoltre, per la tv hanno “tagliato completamente le comunicazioni nella Striscia di Gaza”. Le news sono confermate dalle rilevazioni in tempo reale di alcune piattaforme online. I dati mostrano un crollo delle connessioni e dei collegamenti. In particolare, appare interrotta l’attività di Paltel, l’ultimo grande operatore rimasto a fornire servizi nella Striscia.